Nasce da un'idea degli artisti Claudio Irmi di Cesena e Giampiero Maldini di Cervia,
ai quali si è unito in seguito Luciano Medri di Cervia,
un progetto di divulgazione inerente la Calcografia,
trattando in particolar modo la tecnica dell'incisione a Puntasecca.
Ancor oggi tanti, forse troppi, ogni qualvolta si trovano di fronte ad una "stampa",
tendono a generalizzarla in "litografia"; il tutto senza invece
cognizione alcuna di tecniche, materiali e mezzi, tramite i quali ha
invece origine una vera Stampa d'Autore.
Lo Studio Graffio3 collabora con l'Associazione Culturale Menocchio di
Cervia organizzando molteplici laboratori didattici
e ricreativi di pittura per le Scuole di primo grado del Comune di Cervia. Presente a diverse edizioni della
Fiera Vernice ArtFair di Forlì e curatore di cartelle grafiche commemorative in collaborazione con Enti ed Istituti Pubblici
e privati.
Stampa d'Arte: lo Studio
Graffio3. |
La calcografia
[....] le sue origini sono incerte, sembra essere nata in Germania verso il
1430 quando si può supporre fosse conosciuto l'uso del torchio a
cilindri in sostituzione del torchio verticale fino allora usato per la
xilografia. Essa si differenzia in base ai sistemi utilizzati per la
preparazione della lastra.
Nella puntasecca
l'incisione è ottenuta con la semplice deformazione meccanica della superficie metallica.
Nel bulino
l'incisione è ottenuta con l'asportazione meccanica di materiale dalla superficie della lastra.
Nell'acquaforte
e nell'acquatinta
il tratto inciso viene ottenuto con asportazione chimica di
materiale dalla superficie della matrice.
Elaborazione della forma:
Il Parmigianino (1503-4/1540) usa la punta secca sullo stagno, materia che
cede facilmente all'intaglio, ma altrettanto facilmente cede alla
pressione della macchina da stampa rendendo così progressivamente
labile la tiratura dopo le prime copie stampate. Il rame è il metallo
elettivo e, per quanto possa essere affilata la punta che incide, non si
supera agevolmente l'attrito opposto dalla forma. La maggiore o minore
pressione esercitata dall'incisione sulla lastra, determina la
variazione di profondità, e, quindi, d'intensità della traccia. Essa
presenta, lungo i margini, le barbe
costituite dal ripiegarsi del metallo aperto dall'intaglio e rovesciato
ai lati come la terra dal vomere. (Barbe eliminabili con il
raschietto se si desidera ottenere una traccia netta)
Il segno è fresco, immediato, arricchito dalla pastosità creata dalle
barbe impregnate d'inchiostro e si differenzia nettamente
dal segno del bulino che elide il metallo con perfetta
regolarità e continuità.
Tecnica di stampa:
La tecnica di stampa è caratterizzata dall'impressione delle parti della forma in incavo.
Tiratura:
La pressione di stampa è del tipo ad attrito volvente.La forma incisa cede dopo un
limitato numero di copie, se si tratta di rame, e, molto più rapidamente se si tratta di zinco.
La traccia, sotto l'azione del cilindro pressore, è compressa e i lati del solco
che la determinano tendono a riavvicinarsi, il solco stesso a riempirsi
delle barbe con progressiva attenuazione dei segni. Il
numero degli esemplari, se non si procede all'acciaiatura oppure
all'ottonatura della forma mediante procedimento galvanoplastico, è
limitato per il rame a poche decine di esemplari integri e per lo zinco
ai primo fogli stampati.
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